29.05.2020
Il Decreto Rilancio prevede una detrazione fiscale del 110% per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni. Il superbonus al 110% per la ristrutturazione degli immobili permetterà quindi la messa in sicurezza gratuita delle abitazioni e la realizzazione di interventi per il miglioramento della classe energetica, che deve innalzarsi di almeno due classi o raggiungere quella più alta. Il miglioramento deve essere comprovato con attestazione di prestazione energetica (APE).
Ecobonus e sismabonus al 110%: a chi spettano?
L’articolo 128 del Decreto Rilancio, prevede il recupero delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra i coniugi o gli aventi diritto, in cinque rate annuali di pari importo. Queste spese sono riconosciute per:
Superbonus 110% per infissi e ristrutturazioni
La detrazione fiscale del 110% riguarda anche gli interventi di efficientamento energetico: acquisto e posa in opera di finestre, compresi gli infissi, acquisto e posa in opera di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernali dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica almeno pari alla classe A, eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi previsti dal decreto Rilancio.
Questo significa che, ad esempio, la sostituzione semplice degli infissi o del climatizzatore, non basta per accedere all’ecobonus 110% (restano comunque ferme le agevolazioni già in vigore precedentemente al decreto). Sarà necessario eseguire congiuntamente altri lavori di efficientamento energetico, con un miglioramento di almeno due classi, per ottenere anche la detrazione massima per la sostituzione degli infissi.
Ristrutturazione gratuita degli immobili? Quanto spetta davvero?
I contribuenti possono ottenere per i lavori effettuati:
- una detrazione del 110%, come recupero Irpef in 5 anni o cedendolo direttamente alla banca;
- uno sconto (entro le somme sopra indicate) sulla fattura 100% dell’azienda, cedendo il credito di imposta all’azienda stessa che ha eseguito i lavori. L’impresa potrà poi cedere il credito anche agli Istituti bancari in cambio di liquidità.
Anche per questi lavori bisognerà inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Il bonus si applica alle seconde case?
Il superbonus 110% spetta ai lavori effettuati sulle seconde case solo se fanno parte di un condominio, restano quindi esclusi da questi incentivi gli edifici unifamiliari non adibiti ad abitazione principale.